Si sgonfiano le accuse che hanno portato al sequestro preventivo

Una nota stampa della Procura di Savona spiega come vari l’impianto accusatorio dell’indagine sulla centrale

Gli indagati scendono da 86 a 27 . È sparito il disastro doloso e arriva la richiesta di archiviazione per diverse posizioni, quelle di “politici” e tecnici delle amministrazioni (salvo l’ipotesi accusatoria di abuso d’ufficio, stralciata e trasmessa alla Procura di Roma per competenza territoriale).

Questo il testo integrale del comunicato della Procura:

Con il deposito e la notifica in data odierna ai difensori degli indagati dell’Avviso di conclusioni indagini ex art. 415 bis cpp (Proc. 5917/13/21 R.G.N.R.), la Procura di Savona ha concluso la fase delle indagini nel procedimento c.d. Tirreno Power. All’esito delle attività compiute nel corso degli ultimi anni, che avevano portato ad un primo avviso di conclusioni indagini, la valutazione necessaria e doverosa di quel vastissimo materiale, l’analisi dell’altrettanto ricco materiale derivato dagli interrogatori compiuti su richiesta delle difese e dalle memorie depositate e, infine, l’acquisizione di ulteriore materiale probatorio hanno indotto la Procura della Repubblica di Savona a ritenere che vi siano elementi idonei a sostenere in dibattimento l’accusa di disastro colposo ambientale e sanitario nei confronti delle persone indicate nell’atto conclusivo che, in questo senso, meglio descrive e circoscrive le imputazioni e gli imputati che debbono rispondere dei delitti di cui agli artt. 113,434 c.2, 449 cp (Capi A e Al, ora capo A).

Si è invece ritenuto che occorresse dare maggiore determinazione alle contestazioni di omicidio colposo plurimo e, per l’effetto, l’originaria contestazione di cui al capo E) dell’avviso di conclusione indagini ex art. 415 bis del 17 giugno 2015 è stata stralciata dal presente procedimento. Ampliato il range d’indagine all’intero arco di tempo in cui i fatti del disastro si sono verificati, sono state emanate ulteriori deleghe d’indagine e sono in corso attività investigative volte a identificare le vittime: il che è funzionale ad accertare l’indispensabile nesso di causalità tra le emissioni dalla centrale T.P. di Vado/Quiliano e gli eventi lesivi per accertare così le responsabilità individuali e, nello stesso tempo, consentire l’esercizio pieno dei diritti di difesa agli indagati ed alle parti offese.

Nello stesso tempo si è stabilito che la contestazione per il delitto di abuso d’ufficio, già prevista al capo F) dell’Avviso di conclusione indagini del 17 giugno 2015 e che riguarda l’attività finalizzata – secondo l’accusa – ad ottenere un’ AIA “addomesticata”, debba necessariamente essere stralciata dal presente procedimento e trasmessa all’ AG di Roma, ove il reato si è consumato giacché, sempre in ipotesi d’accusa, a Roma si è concluso l’iter procedimentale amministrativo – cui si riferiscono i diversi pareri e valutazioni oggetto d’indagine emessi, anche collegialmente, da amministratori locali, tecnici di amministrazioni locali e da funzionari ministeriali -, con il rilascio dell’ AIA con D.M. n. 323 del 31/12/2014 che si ritiene oggetto di abuso e, sempre a Roma, si è verificato il vantaggio posto che lì ha sede legale la Tirreno POWER spa a favore del cui patrimonio si sarebbe concretizzata l’indebita utilità.
Si è ritenuto, invece, che gli elementi acquisiti nel corso della indagine non siano idonei a sostenere l’accusa in dibattimento sia con riferimento alle ipotesi di abuso di Ufficio contestate ad amministratori pubblici locali, a tecnici di amministrazioni locali e a funzionari ministeri ali (capo C) che con riferimento alla contestazione di cooperazione in disastro colposo sanitario (capo B e D): per questi fatti e per gli indagati già indicati nell’ avviso chiusura indagini sopra menzionato, si è richiesto, con un articolato provvedimento, al GIP di SAVONA l’emissione del decreto di archiviazione, non essendovi elementi probatori che sostengano in maniera inequivoca la sussistenza di quei fatti di abuso e la riferibilità nella causazione dei disastri alle condotte degli indagati.

Quali sono i paesi più salutari al mondo?

Secondo Bloomberg, Italia al secondo posto tra i paesi nel mondo più salutari. La classifica tiene conto di diversi fattori tra cui anche l’inquinamento dell’aria

E’ di qualche mese fa la classifica aggiornata di Bloomberg che dà i voti ai paesi più “salutari”.

Tiene conto dei paesi con popolazione di almeno un milione di individui, ed assegna a ciascun paese un valore finale che aggrega un punteggio per la salute ed uno per il rischio-salute.
Il valore finale è calcolato sottraendo il rischio-salute dal punteggio per la salute. Tutti i dati utilizzati per stilare la classifica provengono dalle Nazioni Unite, dalla Banca Mondiale e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

A concorrere a formare il punteggio per la salute sono, ad esempio, l’aspettativa di vita (al momento della nascita e a 65 anni) o la mortalità in base a diverse fasce di età.

Il rischio-salute tiene conto invece della percentuale di fumatori, dell’incidenza di soggetti obesi o sovrappeso, delle quantità di soggetti con fattori di rischio cardiovascolari. Ma non solo. L’elemento interessante è che considera anche l’inquinamento dell’aria.

Maggiori dettagli possono essere trovati qui.

E l’Italia? Come si posiziona nella classifica generale? La sorpresa e’ davvero positiva, perche’ la vede al secondo posto.

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Balene vs Capodogli

L’analisi degli avvistamenti nel santuario “Pelagos” mostra come nel corso degli ultimi anni le balene vadano via, mentre arrivano capodogli, tartarughe e stenelle

Pubblichiamo a puro scopo informativo un piccolo grafico sugli avvistamenti dei cetacei (per i licheni ci stiamo organizzando) nel Santuario Internazionale “Pelagos”.

Il Santuario “Pelagos”  è stato ufficialmente istituito con la Legge n. 391 dell’11 Ottobre 2001 con scopo di

prendere…le misure appropriate…per garantire uno stato di conservazione favorevole dei mammiferi marini, proteggendoli, insieme al loro habitat, dagli impatti negativi diretti o indiretti delle attività umane

Il grafico è stato creato partendo dai dati pubblicamente disponibili all’indirizzo http://www.whalewatchliguria.it/turismo/

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Si può facilmente notare come nel corso degli ultimi anni le balene e le tartarughe vadano via, mentre arrivano capodogli,  e stenelle.

www.alcev.org, una settimana dopo

Segnali incoraggianti a pochi giorni dal lancio

Diffida della falsa conoscenza, è molto peggiore dell'ignoranza.

George Bernard Shaw

Una settimana fa abbiamo reso “pubblico” il nostro sito web: l’obiettivo dei soci, fin dai primi giorni, è stato quello di rendere disponibile uno strumento funzionale ai principi su cui si basa la stessa Associazione (qui si può vedere lo statuto).

Abbiamo scelto di lanciare il sito senza comunicati stampa e senza chiedere visibilità alle testate giornalistiche.

Consapevoli della nostra scelta, constatiamo oggi come i nostri contenuti (pochi, per ora) abbiano varcato i confini “locali” del territorio savonese: gran parte delle pagine, infatti, sono state visualizzate da Genova, Milano e Roma. Senza contare accessi, seppur in volumi minori, dal resto della Liguria, dalla Toscana, dal Padovano, dal Veneziano, dall’Emilia e dalla Campania.

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Che il sito sia visitato per desiderio di informazione o solo per curiosità, vogliamo dare un’interpretazione positiva a quanto stiamo assistendo.
In soli 7 giorni abbiamo valicato in silenzio le barriere “locali” della nostra provincia: stiamo esportando la vicenda che ci ha toccato più di due anni orsono. Ma dalla prospettiva dei lavoratori.

SO2 questa sconosciuta

Uno studio del 2006 dell’Institut für Energiewirtschaft und Rationelle Energieanwendung (IER) di Stoccarda attribuisce ai vulcani il 73% delle emissioni in atmosfera di SO2 sul territorio italiano

SO2 è la formula chimica dell’anidride solforosa, anche detta biossido di zolfo. E’ un gas incolore dal tipico odore empireumatico, molto solubile in acqua.

Secondo Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Anidride_solforosa):

Le anidridi solforosa e solforica (SO2 ed SO3, indicate con il termine generale SOx), sono i principali inquinanti atmosferici a base di zolfo. La principale fonte di inquinamento è costituita dalla combustione di combustibili fossili (carbone e derivati del petrolio) in cui lo zolfo è presente come impurezza. Vengono pure emesse nell’atmosfera durante le eruzioni vulcaniche: quando raggiungono la stratosfera si trasformano in particelle di acido solforico che riflettono i raggi solari, in parte riducendo le radiazioni che raggiungono il suolo terrestre.

L’anidride solforosa è un forte irritante delle vie respiratorie; un’esposizione prolungata a concentrazioni anche minime (alcune parti per miliardo, ppb) può comportare faringiti, affaticamento e disturbi a carico dell’apparato sensoriale (occhi, naso, etc.).

A partire dal 1980 le emissioni provocate direttamente dall’uomo (a causa di riscaldamento e traffico) sono notevolmente diminuite grazie all’utilizzo sempre crescente del metano e alla diminuzione della quantità di zolfo contenuta nel gasolio e in altri combustibili liquidi e solidi. Rimangono più preoccupanti le emissioni dovute alla presenza di centrali termoelettriche, la cui entità, tuttavia, è da anni sotto controllo, grazie al processo di desolforazione, che realizza l’assorbimento degli SOx, fino ad ottenere pochi ppm. Il processo di desolforazione è oramai presente e funzionante su tutti gli impianti termoelettrici alimentati a olio combustibile e carbone.

Pubblichiamo qui il risultato del progetto NatAir dell’Institut für Energiewirtschaft und Rationelle Energieanwendung (IER) di Stoccarda:

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Come si evince, in Italia nel 2006 il 73% della SO2 emessa in atmosfera è di natura vulcanica (solo il 27% è di natura antropica).

La presentazione dello studio si può scaricare qui.

Qualità dell’aria a confronto

Metti a confronto la qualità dell’aria del Savonese (Savona, Vado Ligure e Quiliano) con altre città d’Italia

Abbiamo messo a disposizione la sezione “Qualità dell’Aria”, tema sentito e caro a cui tutti i soci.

La sezione permette di confrontare i dati degli inquinanti aeriformi di Savona, Vado Ligure e Quiliano con altre città d’Italia. L’aspetto grafico è molto intuitivo ed integrato, e risulta di facile interpretazione per chi voglia approfondire il tema o semplicemente sia curioso in materia.

La sezione utilizza i dati grezzi prelevati dalle Arpa regionali delle città in esame: Vado Ligure, Savona, Quiliano, Aosta, Ravenna, Genova Quarto per cominciare.

Perché abbiamo scelto queste stazioni? Perchè vogliamo rapportare i livelli di inquinanti del territorio savonese sia con quelli di zone geografiche simili che decisamente diverse.

Aosta, infatti, è una città alpina che ospita nelle strette vicinanze un impianto siderurgico. Ravenna non ha estese realtà industriali, nè si affaccia su un porto. Genova, invece, ospita un impianto termoelettrico a carbone e un porto.

La particolare visualizzazione grafica dei dati scelta è pensata con la finalità di informare: ad esempio, è facile vedere il rapporto tra gli inquinanti e le stagioni.

In caso vogliate verificare quanto presentato, è possibile accedere alle fonti utilizzate:

Buon divertimento

 

Smascherare le bufale

Semplici accorgimenti per identificare bufale nella vita quotidiana

Come smascherare le bufale?

Si può provare con queste azioni:

  • Controllate se viene citata la fonte, possibilmente una testata giornalistica registrata (anche se non sono infallibili o sempre imparziali…) o una fonte notoriamente attendibile
  • Controllate se il testo è stato preso da una fonte attendibile: selezionate una parte del testo e inseritela (copia/incolla) in Google, Bing o altri motori di ricerca, meglio se contenuta tra doppi apici “” per far sì che il motore cerchi esattamente quella parte di testo
  • Controllate se l’immagine appartiene a un’altra notizia: salvate l’immagine con il tasto destro del mouse e caricatela all’interno di Google Immagini (cliccate sul simbolo della macchina fotografica), TinEye o servizi simili, per scoprire se è stata usata in altri siti Web