Tirreno Power, archiviata anche l’inchiesta “romana”: cadono le accuse di abuso d’ufficio per i politici

Gli atti erano stati trasmessi a Roma per competenza territoriale: l’indagine coinvolgeva 31 persone ed era quella relativa all’Aia del 2014

Nei giorni scorsi il gip Paola Di Nicola del tribunale di Roma ha archiviato il procedimento che era stato aperto dalla Procura della capitale nei confronti di trentuno persone tra amministratori locali (di Regione, Provincia, Comune di Vado e Comune di Quiliano), un funzionario del Ministero dell’Ambiente e un dirigente dell’azienda.

Le carte relative alle presunte irregolarità commesse intorno al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per la centrale di Vado Ligure del dicembre 2014 erano arrivate a Roma nel luglio scorso.

Studio Ecosistema Urbano 2016 di Legambiente: Savona al 10° posto in Italia

Presentati i risultati dello studio a Bari: tra le prime dieci troviamo capoluoghi al di sotto degli 80mila abitanti

E’ stato pubblicato a metà novembre “Ecosistema Urbano 2016“, studio che fotografa lo stato dei capoluoghi italiani (suddivisi in piccoli, medi e grandi) utilizzando indicatori quali, ad esempio:

  • biossido di azoto (NO2)
  • polveri sottili (PM10)
  • consumi idrici
  • perdite nella rete idrica
  • raccolta differenziata
  • energie rinnovabili

Non solo indicatori sulla qualità dell’aria, quindi, ma anche parametri che “misurano” l’efficienza (idrica, elettrica, etc).

Una diffusa staticità. È questa la diagnosi dello stato di salute delle città italiane fotografate da Ecosistema Urbano 2016, il rapporto realizzato da Legambiente in collaborazione con l’istituto di ricerca Ambiente Italia e la collaborazione editoriale del Sole 24 ore, giunto alla sua XXIII edizione. Un sostanziale immobilismo che non si registra solo considerando i dati attuali con quelli dell’anno precedente, ma che si conferma anche valutando un periodo più lungo, i cinque anni della durata del mandato di un sindaco.

Nonostante la conclusione che denuncia scarsissimo dinamismo su scala nazionale, Savona si posiziona al decimo posto nella classifica generale, balzando in avanti rispetto al 31° posto della graduatoria 2015.

Lo studio è consultabile per intero qui.

Il risultato di Savona vede miglioramenti nella gestione dei rifiuti e nei consumi elettrici e idrici.
Tuttavia l’aspetto che stride è in relazione alla qualità dell’aria, con le polveri sottili (PM10) che salgono rispetto agli anni precedenti (17,50 microgrammi/m3 nel 2013, 17,05 nel 2014 e 20,75 nel 2015).
Gli ossidi di azoto (NO2) invece scendono: 34,0 nel 2013, 27,0 nel 2014 e 24,5 nel 2015.

Due indicatori di qualità dell’aria in controtendenza l’uno con l’altro: quello che respiriamo è davvero (e solo) influenzato dalla centrale di Vado?

I grafici sotto confrontano gli andamenti dei due inquinanti negli anni 2013 e 2015 monitorati dalla stazione Varaldo (Savona). I valori sono presi dal sito Arpal, come abbiamo già raccontato qui.

Polveri sottili (PM10)
2013 2015

PM10 – Media giornaliera

PM10 – Media giornaliera

 

Ossidi di azoto (NO2)
2013 2015

NO2 – Massima media oraria

NO2 – Massima media oraria

Olanda, auto elettriche e carbone

Nel paese dei mulini a vento le auto elettriche vanno a carbone

L’Olanda è un paese del Nord Europa, di dimensioni relativamente limitate (superficie di circa 7.500 km2) ma con una caratteristica particolare: il vento.

Nei secoli scorsi il vento muoveva i mulini che pompavano l’acqua dalle terre poste sotto il livello del mare.

Ai giorni nostri il vento viene utilizzato dagli aerogeneratori che, a fine 2015, forniscono circa 3.400MW di potenza elettrica (fonte: The Wind Power):

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Combinando il fattore vento con le “ristrette” dimensioni del paese, si puo’ facilmente intuire come il contesto si presti bene per l’uso di auto elettriche.

Se poi aggiungiamo anche incentivi per l’acquisto, aumento della benzina e divieto di circolazione delle auto diesel immatricolate prima del 1992, otteniamo con pochi sforzi un aumento delle vendite di auto elettriche. E, a dimostrazione di questo nuovo paradigma di mobilità, Tesla inaugura un nuovo stabilimento proprio in Olanda (vedere qui).

Ma… C’è un ma: come far fronte alla necessità di energia per ricaricare le batterie della auto?

Le pale eoliche non sono sufficienti, anche in virtù di una domanda di energia che si prevede cresca fino al 50% entro il 2030.

Sono quindi state costruite 3 nuove centrali a carbone, due delle quali a Rotterdam.

Maggiori informazioni qui, qui e qui.

electriccars

Inchiesta, il gip Giorgi firma l’archiviazione per sindaci, amministratori regionali e funzionari

Dichiarate “inammissibili” le opposizioni degli ambientalisti, cadono le accuse di disastro colposo e di abuso d’ufficio, accolte le richieste dei pm Carusi e Pischetola

Il giudice Fiorenza Giorgi ha accolto le richieste di archiviazione e dichiarato “inammissibili” le opposizioni all’archiviazione sull’inchiesta relativa alla centrale Tirreno Power di Vado Ligure.

Il giudice ha anche respinto, giudicandole inammissibili, tutte le opposizioni all’archiviazione che erano state avanzate dalle associazioni che si erano sempre battute contro la centrale: Greenpeace Onlus, Uniti per la Salute, Medicina Democratica Savona e WWF.

 

Valutazione dell’ISS sullo studio epidemiologico della Procura di Savona

Più di un mese prima del sequestro dei gruppi a carbone l’ISS (Istituto Superiore di Sanità ha emesso una valutazione sullo studio epidemiologico usato dalla Procura di Savona

Il 28 gennaio 2014, oltre 40 giorni prima del sequestro dei gruppi 3 ed 4 della Centrale Termoelettrica di Vado Ligure, l’Istituto Superiore della Sanità (ISS) aveva prodotto un documento di valutazione dello studio epidemiologico che è alla base del sequestro stesso; il documento è scaricabile qui.

Il documento è rimasto secretato dalla Procura savonese sino alla primavera 2016 quando è stato finalmente reso pubblico.

Decreto di sequestro Tirreno Power

Documento di sequestro con cui il giorno 11 marzo 2014 il GIP Fiorenza Giorgi del Tribunale di Savona poneva sotto sequestro i gruppi a carbone VL3 ed VL4 della Centrale Termoelettrica di Vado Ligure

Il giorno 11 marzo 2014 il Tribunale di Savona, nella persona del Giudice per le Indagini preliminari Dottor Fiorenza Giorgi, poneva sotto sequestro i gruppi VL3 ed VL4 funzionanti a carbone della Centrale Termoelettrica di Vado Ligure, di proprietà Tirreno Power.

Il documento di sequestro è scaricabile qui.

Vi invitiamo ad una attenta lettura del documento e in particolare vi segnaliamo alcune frasi a nostro giudizio, particolarmente interessanti; infatti a pag 33 si legge:

“In definitiva, seppure non sia possibile affermare, che il gestore abbia violato i valori limite di emissione previsti dalla legge……”

E più avanti (pag 37):

“…e quindi a richiedere un atteggiamento di prudenza anche laddove vi sia una mera potenzialità, anche se non ancora scientificamente provata, di dannosità della condotta…(omiss)……vi è per contro prova certa in merito alla pericolosità delle emissioni derivanti dall’esercizio di una centrale elettrica a carbone.”

Le associazioni ambientaliste si oppongono all’archiviazione

Richiesta di Greenpeace, Uniti per la Salute e Medicina Democratica

Dopo la richiesta di archiviazione avanzata dai sostituti procuratori Daniela Pischetola e Vincenzo Carusi nei confronti di alcuni degli iniziali indagati nella vicenda, nei giorni scorsi è stata depositata in tribunale un’opposizione alla richiesta. Ad opporsi all’archiviazione sono Greenpeace, Uniti per la Salute e Medicina Democratica Savona.

Secondo quanto trapela, Greenpeace si sarebbe opposta all’archiviazione per i sindaci di Vado e Quiliano, mentre Uniti per la Salute e Medicina Democratica avrebbero allargato la richiesta anche alle posizioni delle altre persone indagate dall’ex Procuratore Francantonio Granero e dal sostituto Chiara Maria Paolucci.