Inchiesta, il gip Giorgi firma l’archiviazione per sindaci, amministratori regionali e funzionari

Dichiarate “inammissibili” le opposizioni degli ambientalisti, cadono le accuse di disastro colposo e di abuso d’ufficio, accolte le richieste dei pm Carusi e Pischetola

Il giudice Fiorenza Giorgi ha accolto le richieste di archiviazione e dichiarato “inammissibili” le opposizioni all’archiviazione sull’inchiesta relativa alla centrale Tirreno Power di Vado Ligure.

Il giudice ha anche respinto, giudicandole inammissibili, tutte le opposizioni all’archiviazione che erano state avanzate dalle associazioni che si erano sempre battute contro la centrale: Greenpeace Onlus, Uniti per la Salute, Medicina Democratica Savona e WWF.

 

Interrogazione parlamentare sulla vertenza Tirreno Power

Interrogazione presentata alla Camera ed al Senato in merito alla storia di Tirreno Power, dalla privatizzazione alla vertenza in corso sul territorio nazionale

Pubblichiamo qui e qui le interrogazioni presentate il 13 settembre 2016 rispettivamente da Arturo Scotto alla Camera e Loredana De Petris al Senato.

Le interrogazioni chiedono al Governo di analizzare a fondo il futuro dell’azienda, a partire dal piano industriale omologato dal Tribunale di Roma a novembre 2015, secondo procedura ex articolo 182-bis.

In particolare, viene chiesto al Governo di prendere in esame l’organizzazione del lavoro, dettagliata nell’organigramma allegato alla procedura di mobilità presentata a settembre 2016.

Comunicazione ASL2 del 7 settembre 2016

Risposta dell’ASL2 alla nostra richiesta supportata dai Sindaci di Bergeggi e Savona

Pubblichiamo qui il documento con cui la ASL2 ha risposto alla nostra richiesta di controlli sui lavoratori.

Il risultato è stato ottenuto grazie al supporto dei Sindaci di Bergeggi e Savona.

Valutazione dell’ISS sullo studio epidemiologico della Procura di Savona

Più di un mese prima del sequestro dei gruppi a carbone l’ISS (Istituto Superiore di Sanità ha emesso una valutazione sullo studio epidemiologico usato dalla Procura di Savona

Il 28 gennaio 2014, oltre 40 giorni prima del sequestro dei gruppi 3 ed 4 della Centrale Termoelettrica di Vado Ligure, l’Istituto Superiore della Sanità (ISS) aveva prodotto un documento di valutazione dello studio epidemiologico che è alla base del sequestro stesso; il documento è scaricabile qui.

Il documento è rimasto secretato dalla Procura savonese sino alla primavera 2016 quando è stato finalmente reso pubblico.

Decreto di sequestro Tirreno Power

Documento di sequestro con cui il giorno 11 marzo 2014 il GIP Fiorenza Giorgi del Tribunale di Savona poneva sotto sequestro i gruppi a carbone VL3 ed VL4 della Centrale Termoelettrica di Vado Ligure

Il giorno 11 marzo 2014 il Tribunale di Savona, nella persona del Giudice per le Indagini preliminari Dottor Fiorenza Giorgi, poneva sotto sequestro i gruppi VL3 ed VL4 funzionanti a carbone della Centrale Termoelettrica di Vado Ligure, di proprietà Tirreno Power.

Il documento di sequestro è scaricabile qui.

Vi invitiamo ad una attenta lettura del documento e in particolare vi segnaliamo alcune frasi a nostro giudizio, particolarmente interessanti; infatti a pag 33 si legge:

“In definitiva, seppure non sia possibile affermare, che il gestore abbia violato i valori limite di emissione previsti dalla legge……”

E più avanti (pag 37):

“…e quindi a richiedere un atteggiamento di prudenza anche laddove vi sia una mera potenzialità, anche se non ancora scientificamente provata, di dannosità della condotta…(omiss)……vi è per contro prova certa in merito alla pericolosità delle emissioni derivanti dall’esercizio di una centrale elettrica a carbone.”

Le associazioni ambientaliste si oppongono all’archiviazione

Richiesta di Greenpeace, Uniti per la Salute e Medicina Democratica

Dopo la richiesta di archiviazione avanzata dai sostituti procuratori Daniela Pischetola e Vincenzo Carusi nei confronti di alcuni degli iniziali indagati nella vicenda, nei giorni scorsi è stata depositata in tribunale un’opposizione alla richiesta. Ad opporsi all’archiviazione sono Greenpeace, Uniti per la Salute e Medicina Democratica Savona.

Secondo quanto trapela, Greenpeace si sarebbe opposta all’archiviazione per i sindaci di Vado e Quiliano, mentre Uniti per la Salute e Medicina Democratica avrebbero allargato la richiesta anche alle posizioni delle altre persone indagate dall’ex Procuratore Francantonio Granero e dal sostituto Chiara Maria Paolucci.

Si sgonfiano le accuse che hanno portato al sequestro preventivo

Una nota stampa della Procura di Savona spiega come vari l’impianto accusatorio dell’indagine sulla centrale

Gli indagati scendono da 86 a 27 . È sparito il disastro doloso e arriva la richiesta di archiviazione per diverse posizioni, quelle di “politici” e tecnici delle amministrazioni (salvo l’ipotesi accusatoria di abuso d’ufficio, stralciata e trasmessa alla Procura di Roma per competenza territoriale).

Questo il testo integrale del comunicato della Procura:

Con il deposito e la notifica in data odierna ai difensori degli indagati dell’Avviso di conclusioni indagini ex art. 415 bis cpp (Proc. 5917/13/21 R.G.N.R.), la Procura di Savona ha concluso la fase delle indagini nel procedimento c.d. Tirreno Power. All’esito delle attività compiute nel corso degli ultimi anni, che avevano portato ad un primo avviso di conclusioni indagini, la valutazione necessaria e doverosa di quel vastissimo materiale, l’analisi dell’altrettanto ricco materiale derivato dagli interrogatori compiuti su richiesta delle difese e dalle memorie depositate e, infine, l’acquisizione di ulteriore materiale probatorio hanno indotto la Procura della Repubblica di Savona a ritenere che vi siano elementi idonei a sostenere in dibattimento l’accusa di disastro colposo ambientale e sanitario nei confronti delle persone indicate nell’atto conclusivo che, in questo senso, meglio descrive e circoscrive le imputazioni e gli imputati che debbono rispondere dei delitti di cui agli artt. 113,434 c.2, 449 cp (Capi A e Al, ora capo A).

Si è invece ritenuto che occorresse dare maggiore determinazione alle contestazioni di omicidio colposo plurimo e, per l’effetto, l’originaria contestazione di cui al capo E) dell’avviso di conclusione indagini ex art. 415 bis del 17 giugno 2015 è stata stralciata dal presente procedimento. Ampliato il range d’indagine all’intero arco di tempo in cui i fatti del disastro si sono verificati, sono state emanate ulteriori deleghe d’indagine e sono in corso attività investigative volte a identificare le vittime: il che è funzionale ad accertare l’indispensabile nesso di causalità tra le emissioni dalla centrale T.P. di Vado/Quiliano e gli eventi lesivi per accertare così le responsabilità individuali e, nello stesso tempo, consentire l’esercizio pieno dei diritti di difesa agli indagati ed alle parti offese.

Nello stesso tempo si è stabilito che la contestazione per il delitto di abuso d’ufficio, già prevista al capo F) dell’Avviso di conclusione indagini del 17 giugno 2015 e che riguarda l’attività finalizzata – secondo l’accusa – ad ottenere un’ AIA “addomesticata”, debba necessariamente essere stralciata dal presente procedimento e trasmessa all’ AG di Roma, ove il reato si è consumato giacché, sempre in ipotesi d’accusa, a Roma si è concluso l’iter procedimentale amministrativo – cui si riferiscono i diversi pareri e valutazioni oggetto d’indagine emessi, anche collegialmente, da amministratori locali, tecnici di amministrazioni locali e da funzionari ministeriali -, con il rilascio dell’ AIA con D.M. n. 323 del 31/12/2014 che si ritiene oggetto di abuso e, sempre a Roma, si è verificato il vantaggio posto che lì ha sede legale la Tirreno POWER spa a favore del cui patrimonio si sarebbe concretizzata l’indebita utilità.
Si è ritenuto, invece, che gli elementi acquisiti nel corso della indagine non siano idonei a sostenere l’accusa in dibattimento sia con riferimento alle ipotesi di abuso di Ufficio contestate ad amministratori pubblici locali, a tecnici di amministrazioni locali e a funzionari ministeri ali (capo C) che con riferimento alla contestazione di cooperazione in disastro colposo sanitario (capo B e D): per questi fatti e per gli indagati già indicati nell’ avviso chiusura indagini sopra menzionato, si è richiesto, con un articolato provvedimento, al GIP di SAVONA l’emissione del decreto di archiviazione, non essendovi elementi probatori che sostengano in maniera inequivoca la sussistenza di quei fatti di abuso e la riferibilità nella causazione dei disastri alle condotte degli indagati.

www.alcev.org, una settimana dopo

Segnali incoraggianti a pochi giorni dal lancio

Diffida della falsa conoscenza, è molto peggiore dell'ignoranza.

George Bernard Shaw

Una settimana fa abbiamo reso “pubblico” il nostro sito web: l’obiettivo dei soci, fin dai primi giorni, è stato quello di rendere disponibile uno strumento funzionale ai principi su cui si basa la stessa Associazione (qui si può vedere lo statuto).

Abbiamo scelto di lanciare il sito senza comunicati stampa e senza chiedere visibilità alle testate giornalistiche.

Consapevoli della nostra scelta, constatiamo oggi come i nostri contenuti (pochi, per ora) abbiano varcato i confini “locali” del territorio savonese: gran parte delle pagine, infatti, sono state visualizzate da Genova, Milano e Roma. Senza contare accessi, seppur in volumi minori, dal resto della Liguria, dalla Toscana, dal Padovano, dal Veneziano, dall’Emilia e dalla Campania.

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Che il sito sia visitato per desiderio di informazione o solo per curiosità, vogliamo dare un’interpretazione positiva a quanto stiamo assistendo.
In soli 7 giorni abbiamo valicato in silenzio le barriere “locali” della nostra provincia: stiamo esportando la vicenda che ci ha toccato più di due anni orsono. Ma dalla prospettiva dei lavoratori.

Qualità dell’aria a confronto

Metti a confronto la qualità dell’aria del Savonese (Savona, Vado Ligure e Quiliano) con altre città d’Italia

Abbiamo messo a disposizione la sezione “Qualità dell’Aria”, tema sentito e caro a cui tutti i soci.

La sezione permette di confrontare i dati degli inquinanti aeriformi di Savona, Vado Ligure e Quiliano con altre città d’Italia. L’aspetto grafico è molto intuitivo ed integrato, e risulta di facile interpretazione per chi voglia approfondire il tema o semplicemente sia curioso in materia.

La sezione utilizza i dati grezzi prelevati dalle Arpa regionali delle città in esame: Vado Ligure, Savona, Quiliano, Aosta, Ravenna, Genova Quarto per cominciare.

Perché abbiamo scelto queste stazioni? Perchè vogliamo rapportare i livelli di inquinanti del territorio savonese sia con quelli di zone geografiche simili che decisamente diverse.

Aosta, infatti, è una città alpina che ospita nelle strette vicinanze un impianto siderurgico. Ravenna non ha estese realtà industriali, nè si affaccia su un porto. Genova, invece, ospita un impianto termoelettrico a carbone e un porto.

La particolare visualizzazione grafica dei dati scelta è pensata con la finalità di informare: ad esempio, è facile vedere il rapporto tra gli inquinanti e le stagioni.

In caso vogliate verificare quanto presentato, è possibile accedere alle fonti utilizzate:

Buon divertimento

 

ALCEV è online!

Faremo sentire anche in rete la nostra voce. Faremo luce sulla reale situazione della Centrale di Vado.

Da oggi l’Associazione è anche online: questa infatti sarà la piattaforma telematica con cui comunicheremo e vi daremo informazioni.

Faremo sentire anche in rete la nostra voce. Faremo luce sulla reale situazione del comprensorio di Savona.

 

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